Messa in opera dell’esperimento-l’attrezzatura per l’acquisizione delle immagini "Frozen Reality":
S'intende sistemare il modulo fotografico "Frozen reality" intorno al cilindro trasparente. Diverse macchine fotografiche (in questo caso: 6) sono fissate su di una struttura ad arco assai stabile con le loro lenti tutte dirette verso l’esperimento in corso nel cilindro. Ad una delle estremità del modulo fotografico “Frozen Reality” c'è una macchina fotografica ad alta velocità, che ci mette in condizione di acquisire una registrazione tempo-dinamica in aggiunta alle foto “Frozen Reality” local-dinamiche. Durante gli esperimenti d’impatto, le macchine fotografiche sono attivate da un modulo shock-sensibile (Piezo-crystal), mentre durante gli esperimenti con i liquidi da altri opportuni sensori, che saranno adattati al particolare esperimento in corso.
La sequenza di base dei tests:
Appena l’aereo ha raggiunto il punto di curvatura della sua traiettoria parabolica, inizia un periodo di 20 secondi di microgravità. Durante questo periodo l’esperimento in uno stato di quasi lievitazione - che è solo limitato dalla struttura esterna, avvitata al pavimento dell’aereo per ragioni di sicurezza sarà allineato in modo tale che esso abbia abbastanza spazio libero per correggere le minime oscillazioni dell’aeroplano e ottenere una fase di assenza di peso la meno problematica possibile.
Quando l’esperimento fluttuante si è stabilizzato, partiranno i test e le foto saranno scattate. Qui noi dobbiamo distinguere due fasi per ciascun esperimento:
Durante la prima parte d’ogni test viene usata una macchina fotografica ad alta velocità (fase1), per registrare la sequenza temporale di funzionamento. Così si ottiene una rappresentazione tempo-dinamica (ma localmente congelata) dell’esperimento durante tutti i 20 secondi del periodo di microgravità, la qual cosa potrebbe essere in particolare interessante per quanto riguarda i test sui liquidi..
Durante la seconda parte d’ogni test è applicata la tecnica "Frozen Reality" (fase 2), allo stesso tempo l’ istante più importante sarà catturato "fotograficamente" (per quanto riguarda i test di frattura, questo è l’istante dell’impatto del proiettile sul nostro campione). Il risultato sarà una rappresentazione local-dinamica di quest’istante. In particolare, processi che evolvono rapidamente devono essere oscurati dall’esterno coprendo l’intero impianto di test prima dell’inizio del test stesso (per esempio con un telo nero), perché l’esposizione ha luogo con l’aiuto di sorgenti luminose ultracorte (emesse dal sopra menzionato circuito d’innesco e/o dal modulo Piezo).
Col ripristino della forza di gravità, l’attrezzatura sperimentale è rinchiusa al sicuro in fondo alla struttura di protezione. Poi l’esperimento può essere possibilmente cambiato (sostituendo il cilindro di plexiglass).
Per testare e qualificare l’impianto sperimentale “Frozen Reality” per lo spazio in un modo estensivo, ci saranno diversi esperimenti di test . Due esperimenti sono già stati progettati (vedi i paragrafi seguenti), ulteriori esperimenti sono in preparazione...
Esperimento test 1 (l’impatto di piccoli proiettili):
L’esperimento è fatto per analizzare il processo d’impatto di piccoli proiettili, per esempio particelle di comete (pezzettini di ghiaccio e polvere), pietre o debris circolanti nello spazio, contro l’intelaiatura di oggetti spaziali artificiali come i satelliti, celle solari, piattaforme spaziali e stazioni spaziali. Comunque, un piccolo proiettile è sparato su di un particolare materiale (per esempio vetro).
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